Terza giornata del training.
Quando arrivi in questa vita sei una creatura pura, piena di gioia e amore, bisognosa in ogni aspetto dell’esistenza: cure, attenzioni, nutrimento, protezione, calore. Inoltre l’apertura con cui giungi qui ti rende estremamente sensibile e permeabile ad ogni situazione, emozione, energia.
I genitori che ti accolgono e ti ricevono sono in parte dediti a te, a prendersi cura e ad accoglierti, in parte sono presi dalle loro vite, dai problemi e dalle questioni della vita adulta, inoltre pur volendolo, non riescono a percepire le cose come le percepisci tu, e non hanno la tua stessa sensibilità.
Col passare del tempo inoltre cercano di insegnarti, a modo loro, cosa è giusto e cosa non è giusto fare, cercano di insegnarti a vivere, cercano di darti delle regole per stare nel mondo.
Oltre agli insegnamenti espliciti ci sono anche tutti quegli aspetti inconsci che arrivano a te attraverso comportamenti, messaggi non verbali e stili di vita.
I primi anni di vita sono perciò decisamente densi ed intensi, e sono anche caratterizzati da moltissimi traumi, di diversa entità, che ti colpiscono e ti costringono a ristrutturarti congelando piccole parti di te, e raccogliendo le energie rimaste per proseguire il tuo cammino.
I traumi vissuti possono essere a te noti, oppure sconosciuti, in ogni modo la tua energia si è strutturata per diventare quello che sei, quindi nei diversi strati del tuo inconscio sono tutti registrati e si manifestano nei tuoi comportamenti di oggi.
Se hai un problema nella vita attuale che tende a ripetersi, potrebbe derivare proprio da uno o più di questi traumi legati all’infanzia.
Durante la giornata avrai occasione di andare in profondità, sia da un punto di vista teorico, sia da un punto di vista pratico rispetto ai temi della tua infanzia, e alle ferite che ancora condizionano il tuo presente. Avrai quindi la possibilità di prendere consapevolezza e di fare dei passi che ti aiutino a risolvere questi temi con l’aiuto di una guida esperta e supportato dall’energia e dal calore del gruppo.
Grazie,
Giuseppe Clemente